Avanti con fiducia in attesa del nuovo vescovo |
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gioved́ 06 giugno 2013 |
La nomina non è imminente, spiega l'Amministratore Apostolico in una lettera ai presbiteri
Ad un anno dal suo arrivo in Diocesi (si è trasferito a Trapani definitivamente il 6 giugno scorso) l’amministratore apostolico Alessandro Plotti ha voluto mettere nero su bianco un bilancio del percorso vissuto insieme alla Chiesa trapanese in questi dodici mesi rivolgendo ai presbiteri e diaconi della Diocesi un invito accorato ad evitare inutili pronostici e pettegolezzi - tra l’altro spesso basati su chiacchere assolutamente inattendibili - chiarendo nei particolari, com’è nel suo stile franco e sobrio, a che punto è l’iter per la nomina del nuovo vescovo di Trapani.
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Ho parlato con il Nunzio Apostolico in Italia che come sapete ha il compito di predisporre la famosa ‘terna dei nomi’ e con il segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi che ha poi il compito di perfezionare l’iter per presentare al Santo Padre il candidato per la nomina. Mi hanno confermato che c’è ancora tempo per la conclusione e che passerà tutta l’estate prima di poter avere finalmente il nuovo vescovo. Quando verrà? Non lo so, molti se lo chiedono. Chi sarà? Sarà certamente colui che lo Spirito Santo sceglierà per il bene di Trapani. Mi dispiacerebbe che in attesa di questo evento prevalessero attese sproporzionate e rigurgito d’individualismo. Io sono sereno – continua l’arcivescovo Alessandro Plotti – porto avanti questa missione con gioia ed entusiasmo senza mettere limiti al mandato ricevuto. Quando la Provvidenza deciderà il cambio vi assicuro che per me sarà uno strappo doloroso perché mi sono affezionato a questa terra e a questo popolo e abbandonarlo sarà per me lasciare qui un pezzo importante del mio cuore. Andiamo avanti, con fiducia e determinazione – conclude - Lasciamo da parte l’esercizio del “totovescovo”. Quando il Signore vorrà manifestare la sua volontà, l’accoglieremo con spirito di obbedienza e disponibilità. Restiamo uniti e operosi per il bene di questa Chiesa trapanese che merita dignità, credibilità e unità”.
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