Il saluto all’Amministratore Apostolico alla Diocesi
In una Cattedrale
gremitissima di fedeli, ieri, festa della Dedicazione della Cattedrale, l’Amministratore
Apostolico S.E. mons. Alessandro Plotti ha salutato la chiesa di Trapani. Erano
presenti le autorità civili e militari. Fra gli ospiti l’ambasciatore
straordinario e plenipotenziario del Costa Rica presso la Santa Sede, Fernando
Felipe Sanchez Campos che in questi giorni si trova in Diocesi. All’inizio
della Celebrazione, il Vicario Generale, mons. Liborio Palmeri, a nome di tutto
il popolo di Dio, ha voluto ringraziare mons. Plotti per il ministero
episcopale esercitato in questo anno e mezzo.
<< Davvero, a nome di tutti, è facile, dirle GRAZIE per quanto lei ha
fatto – ha detto mons. Liborio Palmeri - La circonda, infatti, un consenso
unanime di affetto, di stima, di simpatia e una gratitudine profonda, che
rimarrà imperitura nel cuore di tutti.
Lei è stato
un dono del Signore. Ha subito compreso infatti che la nostra Chiesa non era
quella delle insinuazioni e delle maldicenze, e che alcuni fatti, seppur gravi,
pur avendolo ferito, non avevano intaccato l'integrità del corpo ecclesiale. Mi sento di dire,
che Lei è imponente per la sua statura, ma non per il carattere, docile invece,
che non impone nulla, preferendo le infinite prove del dialogo, ritessendo, per
quanto possibile, trame di relazioni strappate e curando dolorose ferite con il
balsamo della pazienza. Grazie di aver
esercitato questa virtù. La nostra Diocesi è tornata a sorridere. Ora dunque la
salutiamo, lasciandole un piccolo segno della nostra amicizia: una piccola
Madonna di Trapani in ceroplastica, la porti con sè; ogni tanto le chiediamo di
guardarla e innalzare alla Madre di Dio, custode della nostra Chiesa, la sua
preghiera. Il suo lavoro nella Diocesi di Trapani non è finito, Eccellenza,
anzi, in un modo diverso e secondo quelle misteriose sintonie che la fede crea
nelle anime, ricomincia >>.
Quindi l’omelia del Vescovo Plotti: “È
stato merito vostro se oggi porto a termine questa avventura che ha segnato
profondamente la mia vita. Ringrazio il Signore per avermi concesso questa
esaltante esperienza”.
Così, Mons. Plotti ha voluto lasciato un testamento per la Diocesi di Trapani:
“Prima di tutto cercate di amare sempre di più la Chiesa: questa Chiesa
di cui tutti siamo membra vive. Amiamola con i suoi e nostri peccati, con le
nostre debolezze. Vivete sempre più lo spirito di servizio: Gesù è venuto per
servire e non per essere servito. A nulla servono i discorsi paludati e
solenni: occorre che anche il vescovo si sporchi i piedi per battere le strade
impolverate del mondo per cercare le pecore smarrite, svestendosi della
ritualità clericale, per essere povero tra i poveri senza condanne e senza giudizi
precostituiti. Amate il mondo: amate la vicenda spesso complessa della storia
dell’umanità. Non coltivate atteggiamenti di rifiuto, di difesa e di paura, ma
condividete - come ha fatto Gesù - i drammi e le istanze della società attuale,
cogliendo e promuovendo i germi di verità, di giustizia e di libertà che tanti
fratelli portano nel cuore”.
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