Incontro di formazione del clero con don Sandro Ramirez
La gestione economica della Chiesa nel pensiero di don Tonino Bello, il vescovo dei poveri di Molfetta di cui si è in corso la causa di beatificazione. E’ il tema dell’incontro di formazione che il vescovo Pietro Maria Fragnelli ha organizzato per i preti della Diocesi e che si terrà lunedì mattina 20 gennaio con inizio alle ore 10.00 presso il Seminario Vescovile di Trapani.
Interverrà don Sandro Ramirez autore del volume “La tenda e il grembiule. La chiesa nell’insegnamento di don Tonino Bello”. L’incontro si soffermerà nell’analizzare come gestire i beni e l’economia delle parrocchie a partire dall’insegnamento profetico di don Tonino Bello.
Poi, amate i poveri. Amate i poveri perché è da loro che viene la salvezza, ma amate anche la povertà. Non arricchitevi. È sempre perdente chi vince sul gioco della Borsa. «Fin qui abbiamo parlato del “farsi ultimi”, quasi come se si dicesse “giocare a fare gli ultimi”. Oppure, “esercitare il mestiere di fare gli ultimi”, per cui, una volta finito l’orario di lavoro, si torna a fare i cittadini normali. La Chiesa normale. Di sempre. Magari di prima fila. No. Farsi ultimi non è un gioco tattico. Un ritrovato moderno sul mercato delle furbizie umane. Un escamotage intelligente inventato dalla Chiesa per darsi patine di modernità e accreditamenti nuovi presso le simpatie popolari. Farsi ultimi significa rinunciare al potere e alla ricchezza. Significa, come per Pietro, non avere né oro né argento, ma solo la forza di poter dire a chi ha bisogno: «nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» (At 3, 6)» «Bisogna scendere al concreto anche per i laici, […] L’accumulo, l’avarizia, l’accaparramento, la concorrenza sleale, il consumo, la corsa ai posti migliori, il doppio o il triplo stipendio, la corruzione clientelare, il sistema delle raccomandazioni nei concorsi, la mentalità festaiola, lo stile dello sperpero… non sono elementi per imbastire quaresimali accigliati e requisitorie da puritani. Sono capisaldi per una revisione di vita e per una rapida conversione agli ultimi. Farsi ultimi è una vocazione che comporta rinunce. Non è un espediente per stare sulla cresta dell’onda». (dai discorsi di Tonino Bello - nella foto).
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