700° Real Duomo
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mems_real_duomo.jpgL’Evento

Mole stupenda sulla vetta di Erice, vicini alle stelle è il tema scelto per proporre come unico evento le manifestazioni che si dipaneranno tra il 25 giugno del 2014 (ricorrenza della morte di Federico III) e il 20 agosto 2015 (ricorrenza della riapertura), volte a celebrare il 700° anniversario della fondazione (1314) e il 150° anniversario della ricostruzione del Real Duomo di Erice (1865). 

Le manifestazioni renderanno i 14 mesi un unico grande avvenimento artistico, spirituale e culturale insieme.

“Mole stupenda” è la definizione che della chiesa dà lo storico ed erudito ericino Padre Maestro Giuseppe Castronovo mentre “sulla vetta di Erice, vicini alle stelle” (parole mutuate dall’Eneide Virgiliana) sottolinea la collocazione del Real Duomo in un sito straordinario per bellezza e per posizione strategica, cantato fin dall’antichità.

Mole stupenda sulla vetta di Erice, vicini alle stelle funge dunque da leitmotiv di quelle manifestazioni che si vivranno durante la celebrazione dell’anno centenario.

Mole stupenda rimanda immediatamente al contesto più ampio delle parole del Castronovo,mole stupenda, miracolo dell’arte, meraviglia dello straniero, superbia di Erice nostra” che descrivono il generale apprezzamento che accompagnò il rifacimento neogotico della Matrice Ericina, dopo il suo crollo avvenuto nel 1857, e nello stesso tempo esalta della chiesa la forma esterna, rimasta abbastanza integra, e che è stata sempre ammirata per la sua essenziale eleganza e monumentalità.

L’Anno Centenario conclude la prima fase del progetto Erice – la Montagna del Signore per il recupero dei beni ecclesiastici ericini.

celebrazione700erice.jpgIl Progetto di Erice La Montagna del Signore elaborato dalla Diocesi di Trapani per il recupero delle chiese di Erice prevede diverse fasi:

  1. il recupero dei monumenti
  2. La loro valorizzazione
  3. La fruizione
  4. La ri-funzionalizzazione

La prima fase del progetto, il recupero del patrimonio immobiliare ancora di proprietà ecclesiastica, iniziata nel 2003 volge al suo compimento. Quelle che una volta erano chiese dirute o cadenti; che avevano visto la loro trasformazione in magazzini, botteghe o garages; che erano state trasformate in casermoni per attività educative o campetti coperti, ritornano allo splendore antico e alla loro antica funzione.

Il 2015, a conclusione delle celebrazioni dell’anno centenario, vedrà conseguire questo primo importante traguardo con la riapertura delle chiese di Sant’Antonio Abate (di cui nessuno conserva memoria come chiesa); di Santa Maria della Pace (intesa comunemente di San Pietro) dopo quasi vent’anni di chiusura; della Chiesa del SS. Salvatore, già diruta alla fine degli anni ‘40.

 
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