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Ai diletti figli della chiesa e della società trapanese che operano nello sport PDF Stampa E-mail
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mercoledì 08 dicembre 1999
Carissimi sportivi,
da sempre lo Sport è un'attività particolarmente apprezzata dalla Chiesa che ne conosce bene l'altissimo valore educativo e l'importanza che ha nello sviluppo armonioso della persona umana. "Mens sana in corpore sano" insegnavano gli antichi.
Questa massima è ancora valida: un corpo disarmonico dice che quell'armonia che deve esserci tra il nostro corpo e il nostro spirito trova delle difficoltà. Da sempre la Chiesa ha favorito lo Sport. Quanti atleti non hanno iniziato la loro carriera nel campetto dell'oratorio o in quello parrocchiale! Ora l'accresciuta sensibilità verso lo Sport e il benessere richiedono altre strutture, ben più qualificate, di cui la Chiesa, per lo più, non dispone. Ma, carissimi atleti e sportivi, l'alleanza tra Chiesa e Sport non nasce dall'utilizzo di strutture, non è un qualcosa di esterno che può cessare. Quest'alleanza è un qualcosa di profondo che trova le sue ragioni, pur nella diversità degli ambiti, nell'unico fine: il servizio alla persona umana. Le palestre sono i luoghi dove si allenano i corpi degli uomini; la Chiesa è la palestra dove si allena il loro spirito, lo si aiuta a crescere, a svilupparsi, a giungere a maturità. Alla forza del corpo deve corrispondere la fortezza dello spirito, alla sua potenza la grandezza dell'anima. È chiaro che i cristiani non possono rinunciare ad una visione morale dello Sport e dell'attività agonistica, quella visione che è la genuina visione olimpica del Barone De Couberten e dei Grandi della storia dello Sport. Rifiutiamo perciò di considerare l'utilizzo della potenza del fisico come fonte di guadagno, per raggiungere il quale non si esita ad usare ogni mezzo. Non è questa la vera visione della nobiltà dello Sport. Come vedete, cari atleti e cari sportivi, è tempo di rinnovare l'alleanza tradizionale tra Chiesa e Sport: ne avremo un mutuo vantaggio perché la Chiesa e lo Sport sono al servizio dell'uomo. Nell'augurarvi un Santo Natale vi prego di fissare nella vostra agenda un appuntamento per l'Anno Santo 2000: il Giubileo degli Sportivi, domenica 29 ottobre 2000 allo Stadio Olimpico, a Roma, con il Papa. Anche noi nella stessa data, vorremmo celebrarlo qui, nella nostra Diocesi di Trapani. Sarebbe perciò opportuno che si costituisse un comitato di coordinamento tra società grandi e piccole di ogni disciplina sportiva per dare vita in quel giorno ad una grande festa dello Sport e degli sportivi nell'anno della festa giubilare per i 2000 anni della nascita di Gesù. Confido nella vostra generosità e sensibilità.

Buon Natale!

Trapani, 8 dicembre 1999


+ Francesco Miccichè
Vescovo

 
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