Com'è grande e buono il Signore con noi! Ci dà la possibilità di varcare la soglia del terzo millennio nella gioia della comunione, da fratelli, figli dello stesso Padre, membri della stessa famiglia che è la Chiesa, con una immensa speranza nel cuore: poter vivere, nel terzo millennio dell'era cristiana, un tempo di pace, di solidarietà tra i singoli e le nazioni, di giustizia, di legalità, di autentica promozione umana che annulli ogni tipo di schiavitù, l'analfabetismo, lo sfruttamento dei minori, la povertà frutto dell'egoismo, le guerre, le ingiustizie. La speranza non è una inutile tensione dell'animo, non è un'utopica aspirazione, non è un sogno debole, illusorio e alienante di chi pensa di sfuggire alla realtà di un presente triste rifugiandosi in paradisi fantastici. La speranza è la tensione - aspirazione - desiderio - ansia dell'uomo a superare l'ostacolo della creaturalità bloccante. L'oggetto ultimo della speranza non sono le cose, ma Dio "Ci hai fatti per te, o Signore, il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te" (S.Agostino). L'inquietudine strutturale che prende l'uomo e mai lo abbandona lo rende ardito nella ricerca del vero, del bene, del bello, gli pone tanti interrogativi che hanno valenza esistenziale, lo lanciano nella ricerca di Dio con l'avidità dell'assetato che cerca la sorgente, dell'ammalato che attende e spasima la luce del giorno. Perché la vita? Da dove vengo? Dove vado? Perché il dolore? Perché la morte? E l'ingiustizia nel mondo? E le guerre? Il tempo è il "Xairos" che Dio ci dà di vivere nella consapevolezza che l'inesorabile scorrere del tempo deve approdare nell'oceano dell'infinito, eterno mistero da cui veniamo e a cui andiamo. Il tempo staccato dall'Eterno ci manifesta tutta la sua fragilità e il suo non senso. Il tempo è dolore e poca gioia, è morte e poca vita, ingiustizia, odio e poco amore, sentimenti traditi, guerra, imbroglio, dolore innocente, abusi e delitti; ma è pure tenerezza e bontà, è amore e dono, servizio e gioia, pace e fraternità, solidarietà e giustizia. Il tempo è il talento da sfruttare, il tesoro da incrementare, l'occasione da non perdere per non cadere nell'abisso della disperazione, nel vuoto e nel nulla della mente che si perde nelle strettoie di esistenze bruciate, bacate dal dubbio e dall'angoscia, scolorite da un pensare senza verità, stordite e drogate dall'illusione. Chi vive nell'amore è in grado di conoscere la verità. Sembrerebbe un paradosso, ma così non è! Solo chi ama ha il cuore e la mente disinquinati, liberi, disponibili all'accoglienza, privi di pregiudizi poiché l'amore produce desiderio di bene, ansia di luce, tensione verso la Verità. Se amo non giudico, non condanno, non resto indifferente di fronte a chi soffre, è povero e indifeso, non passo oltre, ma mi fermo davanti a chi ha subìto ingiustizie ed è solo e abbandonato, lo servo, lo aiuto, lo porto a salvezza. Se amo perdono, comprendo, giustifico, cerco di recuperare l'amicizia tradita, la fedeltà compromessa. Chi ama riconosce. La fede ha gli occhi dell'amore. I protagonisti del presepe sono persone semplici che hanno scelto l'amore come stile di vita e perciò sanno accogliere, gioire, stupirsi, correre verso, partecipare all'Evento con l'animo estatico del bambino. Il Santo Padre Giovanni Paolo II tra gli obiettivi dell'anno santo pone anche questo: la purificazione della memoria. L'Anno Santo è tempo di grazia e di salvezza, è occasione propizia per una sincera e vera conversione della mente e del cuore, è la spinta a decidersi per Dio in maniera forte e convinta abbandonando quanto contrasta con il bene, lottando contro il peccato. Il peccato personale e il peccato della Chiesa chiedono di essere da noi riconosciuti altrimenti sarà impossib
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Atto formale assegnazione 2022
