Home arrow Documenti arrow Lettere arrow Progetto Pastorale
Progetto Pastorale PDF Stampa E-mail
Condividi
sabato 28 agosto 2004
Indice articolo
Progetto Pastorale
Introduzione
Il Linguaggio
...in un mondo che cambia
...gli incontri
...gli ostacoli
Risorse e Speranze
La sosta
Risorse nella Chiesa
Strumenti nella Chiesa
Conclusioni

Capitolo VII

Risorse nella Chiesa

Le risorse

Per camminare insieme e non disperdersi, il popolo in cammino ha a disposizione delle risorse.

La santità

La Chiesa è la sposa di Cristo per la quale Egli si è offerto come vittima di espiazione al Padre al fine di santificarla.
La Chiesa è per sua natura in cammino verso la meta. E la meta è la santità che consiste nell’unione della Chiesa sposa con Cristo sposo.

I battezzati

Il dono della santità è offerto a ciascun battezzato e deve governare l’intera esistenza cristiana: “Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione”(1Ts 4,3).
“Tutti i cristiani di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità” (Lumen Gentium).
La Chiesa, sacramento di Cristo, richiama ogni battezzato alla sua responsabilità di costruttore del Regno di Dio che è Regno di giustizia, di santità, di verità e di pace.

Presbiteri e diaconi

Fin dall’età apostolica, gli apostoli, annunciatori del Vangelo, costruttori di comunione, hanno associato alla loro missione di guida del popolo santo nel cammino verso Gerusalemme i presbiteri, uomini saggi, per la guida e la santificazione e i diaconi, uomini generosi, per la testimonianza della carità. Ad essi hanno trasmesso il dono dello Spirito con l’imposizione delle mani. Nell’esercizio del loro ministero i ministri ordinati trovano la fonte della loro santità.

Sinodalità, laici e ministerialità

La presenza attiva dei laici richiede corresponsabilità e collaborazione.
La corresponsabilità si vive e non ha bisogno di “mandati”.
La collaborazione si attua con quanti nella comunità hanno una funzione peculiare.
Vi sono molti fedeli laici che nutrono la legittima aspirazione di contribuire con le proprie capacità e con i loro carismi alla costruzione della comunità ecclesiale, ad esempio catechisti, ministri straordinari della Comunione, operatori della carità, animatori di gruppi e di comunità, esperti nell’arte della comunicazione.
La crescita, sia nella corresponsabilità come nella collaborazione, richiede una visione di comunità cristiana di tipo sinodale, un laicato cristiano maturo.
Tutto ciò che serve a far crescere in consapevolezza e responsabilità il laico credente è da promuovere, perché solo così si può operare per la salvezza integrale dell’uomo.

La vita religiosa

Nel cammino verso Gerusalemme alcuni nostri fratelli e sorelle sentono una chiamata particolare a vivere l’essenzialità del Regno. Essi rinunciano a formarsi una famiglia per abbracciare quella più grande del popolo di Dio in cammino.
Rinunciano a possedere le ricchezze di questo mondo per non rallentare il cammino verso il Regno.
Si impegnano a farsi servi della comunione vivendo l’obbedienza e rinunciando alla disobbedienza, radice della disunione e del peccato.

Associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali

Durante il cammino, si aggiungono anche quei fratelli che, secondo la loro sensibilità, attratti da stili diversi di annuncio del Regno, desiderano parlare l’unica lingua della comunione. Sono queste le esperienze ecclesiali di associazioni, gruppi e movimenti.
Esse vanno incoraggiate, sostenute e sempre ricondotte al cammino della comunione che porta a Gerusalemme.

La famiglia

La famiglia è l’esperienza umana e cristiana fondamentale dove l’amore viene accolto, vissuto, donato. Pertanto il cammino della comunione che porta a Gerusalemme è un cammino di famiglia. Su di essa si fonda la speranza perché in essa la vita trova il suo spazio di accoglienza.
Nella famiglia l’uomo cresce e matura la sua esperienza umana e cristiana. Nella famiglia l’uomo impara la lingua di Gerusalemme e a vivere la comunione nell’amore.
Un’evangelizzazione capillare, porta a porta, un ritorno della catechesi nelle case, ponendo la famiglia come soggetto protagonista della catechesi, è la grande rivoluzione a cui dobbiamo prepararci. La necessità di riscoprire e far vivere la dimensione vocazionale della famiglia appare esigenza prioritaria tra tutte.

La pietà popolare: le confraternite, i comitati e le feste popolari.

La pietà popolare parla un linguaggio che il popolo comprende. Durante il cammino bisogna continuare a parlare questo linguaggio se si vuole che la nostra Chiesa rimanga per il futuro una realtà di popolo. Ovviamente essa va sostenuta spiritualmente, con il radicamento sulla Parola di Dio, con la partecipazione alla liturgia e l’invito alla testimonianza.
In tal modo la pietà popolare può diventare un sentiero aperto alla maturità cristiana, uno strumento per la nuova evangelizzazione.



 
< Prec.   Pros. >
© 2024 Diocesi di Trapani
Progetto e Contenuti a cura dell'Ufficio Diocesano per le comunicazioni Sociali
Rendiconto 8xmille a cura dell'Economato Diocesano
Grafica MOOD comunicazione e design
Hosting & Coding ASSO Informatica Trapani su Joomla! un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.