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Adorazione della Croce PDF Stampa E-mail
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venerd́ 25 marzo 2005
Cattedrale
 
Una nuda croce dov’è appeso il Cristo domina come in ogni chiesa anche nella nostra chiesa Cattedrale nel giorno del dolore per eccellenza, il Venerdì Santo.
Tutto è spoglio, tutto ha il segno della mestizia, del lutto, del dolore.
Sul Golgota si fece buio e la terra fu scossa da un terremoto, gli spettatori sadici e i carnefici impauriti fuggirono e solo alcuni si ravvidero e riconobbero in Cristo il Messia.
In questo Golgota della nostra città dove non mancano gli spettatori sadici, i carnefici, il buio della menzogna e del male dilaga e la fuga di tanti dalle loro responsabilità è triste realtà, c’è ancora chi con coraggio e determinazione confessa la fede in Gesù Messia e Salvatore.
Ci sono meno folle osannanti la domenica delle Palme e più oggi, la folla fa festa al dolore, mitizza il dolore. Mi chiedo: è il sadismo che trionfa in questo venerdì di dolore? Per tanti trapanasi oggi è festa, una festa che purtroppo appanna il clima di dolore, di meditazione silenziosa, di propositi santi che dovrebbero sprigionarsi dal cuore di ogni sincero credente.
Il clima festaiolo non si addice al Venerdì Santo.
La croce ci interroga ed esige da noi una risposta.
“Popolo mio che cosa ti ho fatto, in che cosa ti ho contristato, dammi risposta”.
All’amore fino all’estremo del Figlio di Dio fattosi uomo per noi, crocifisso e risorto dobbiamo rispondere con il sì dell’amore a Lui, unico Signore e Salvatore dell’uomo.
Adoreremo la croce, ci chineremo a baciarla, ci fermeremo a riflettere sull’immenso amore di Cristo.
Ogni volta che tradiamo la legge di Dio, chiudiamo il nostro cuore al bene, neghiamo la Verità, commettiamo il peccato, continuiamo a crocifiggere Cristo.
Il mistero d’iniquità inquina il cuore dell’uomo, sfalda il tessuto della società, rende insensibili e apatici i cuori e le menti, produce i mostri di cui l’odierna società è piena.
Madri che uccidono i figli che portano in grembo, uomini e donne che nell’illegalità gestiscono strumenti di morte quali la droga, clan del malaffare che tengono sotto scacco interi territori e procurano morte.
Per i peccati dell’umanità siamo qui a chiedere perdono, a invocare misericordia.
 
Signore Gesù,
non vogliamo abusare del tuo amore.
Facci essere operatori di bene sempre e dovunque.
Tu, o Amore crocifisso,
facci tuoi per sempre.
Non permettere che deviamo mai
dalla via del Vangelo.
Aiutaci, o buon Gesù,
a dare alla nostra vita
il sapore del bene.
Convertici con la tua grazia,
fa’ che portiamo la nostra croce quotidiana
con spirito di fede
pienamente abbandonati alla volontà del Padre.
Imprimi, o divino Maestro,
nella nostra mente e nel nostro cuore
la tua icone di dolore innocente.
Non permettere che il nostro peccato
aggravi la tua sofferenza.
Facci dono di amore per tutti,
portatori di speranza e di gioia.
Amen
 
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