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Veglia Pasquale PDF Stampa E-mail
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sabato 26 marzo 2005
Cattedrale
 
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” (Lc 24, 5).
Tutto il cammino quaresimale è stato ritmato dalla Parola di Dio che ci ha portato a meditare sul dono di grazia che ci è stato dato nel santo battesimo.
Quell’acqua lustrale in cui siamo stati immersi nel santo battesimo ci ha purificati dalla colpa e ci ha fatto rinascere uomini nuovi.
Il fonte battesimale è quella tomba vuota da cui si parte la speranza del mondo, da cui il battezzato si parte per l’avventura cristiana della vita.
Riscoprire il nostro battesimo significa riscoprire il mistero della Pasqua nella nostra vita.
Con il battesimo veniamo sepolti con Cristo e con Lui risorgiamo a vita nuova.
Il battezzato è un uomo pasquale.
Diventiamo cristiformi, ripercorriamo il cammino di Cristo la sua passione, morte e risurrezione.
Muore in noi l’uomo vecchio schiavo del peccato, rinasce l’uomo nuovo, l’uomo in grazia, in comunione con Dio.
L’acqua nella storia dell’umanità assume il significato spirituale di purificazione e di salvezza.
Giovanni Battista battezzava nelle acque del Giordano ed anche Gesù volle sottoporsi a questo rito di purificazione pur non avendo commesso peccato alcuno.
L’acqua principio di vita è scelta da Gesù perché la vita di Dio venga comunicata a noi.
Il battesimo ha segnato l’inizio di questa vita nuova.
Mirabilia Dei si sono verificati in tutta la storia dell’Antico testamento. 
La Parola che abbiamo ascoltato nell’ufficio delle letture di questa notte santissima ce lo ha ampiamente ricordato.
Mirabilia Dei ancora maggiori esplodono nella realtà di grazia che a noi è comunicata nel Santo battesimo e che stanotte farà nuovi nello Spirito questi piccoli che riceveranno il Santo Battesimo.
Con il Battesimo quale grazia, quale dono non ci è stato dato!?
Ne siamo pienamente coscienti?
C’è una noblesse oblige derivata dal nuovo stato acquistato con il battesimo di figli di Dio.
I figli non possono vivere da servi, hanno dei doveri che derivano dall’essere figli, hanno tutti i benefici dei figli.
Siamo figli di Dio, partecipi della vita di Dio, siamo chiamati a vivere una vita degna di tanto dono.
Vivere da battezzati, da uomini della Pasqua significa innanzitutto lottare decisamente contro tutto ciò che ci distrae da Dio, dal peccato che ci fa nemici di Dio.
L’impegno morale non può essere un optional nella nostra vita cristiana.
Dire di credere in Dio e non accogliere la sua Parola di salvezza è un tradimento.
Grave iattura nella vita cristiana è la frattura tra fede e vita.
Non basta dirsi, bisogna essere cristiani, vivere da cristiani.
Rinnoveremo in questa notte santissima le promesse battesimali: quel rinunzio al male e quel credo siano decisi, convinti, pieni di buoni propositi.
Auguri di Santa Pasqua, fratelli e figli carissimi.
La Pasqua del Signore Gesù vi faccia essere uomini della Risurrezione, testimoni della Pasqua, operatori di vita pasquale.
Amen
 
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