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Intervento, Sabato Santo, Processione dei Misteri PDF Stampa E-mail
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sabato 26 marzo 2005
Piazza Purgatorio
O Madre addolorata,
icona del dolore più grande
che una creatura sulla terra può provare,
Tu che non fuggisti, ma sei rimasta sotto la croce
a patire con il tuo figlio
deriso, schernito, ferito nel costato dalla lancia del soldato,
Tu, madre, che l’hai ricevuto cadavere sulle tue braccia,
Tu, madre, che l’hai portato in grembo,
Tu, madre, che l’hai allatato e cullato,
Tu, madre, che l’hai accarezzato bambino,
ora lo accogli e lo accarezzi,
esangue, senza vita, sfigurato dalla morte.
La tua vita, o Maria,
non può essere staccata da quella di Gesù tuo figlio.
Il legame della Madre con il figlio
non può essere spezzato nemmeno dalla morte.
Per divino volere Tu sei Madre Vergine
del Figlio unigenito del Padre.
Tu sei madre per sempre,
madre che genera nell’amore
in un continuum che arriva fino a noi oggi.
Madre sei, o Maria, di Gesù,
madre sei del corpo mistico, la Chiesa,
madre sei di ciascun cristiano
a te affidato da Gesù sulla croce.
“Giovanni ecco tua madre,
donna ecco tuo figlio”.
Giovanni ci rappresentava tutti sotto la croce.
Grazie, o mamma santissima,
di averci accolti come tuoi figli.
È bello poter chiamare la mamma,
è dolce poter sentire il suo aiuto, il suo conforto.
Nei momenti di bisogno non ci viene spontaneo esclamare:
mamma mia aiutami!?
Aiutaci, o Madre amabile,
siamo poveri peccatori,
siamo bisognosi di grazia e di perdono.
Aiutaci, o Maria, a vivere
una vita degna del Vangelo di Cristo Gesù,
aiutaci a seguire la via del bene,
aiutaci a camminare verso l’ideale della santità,
aiutaci ad essere cittadini buoni ed onesti,
cristiani convinti e responsabili,
aiutaci a costruire Chiesa,
comunità di salvezza,
lievito di speranza e di gioia nel mondo.
Guarda, o Madre addolorata, questa città di Trapani
che da secoli ti onora come patrona e regina,
 ottieni dal tuo Gesù a questa nostra città
un saggio governo, sicurezza sociale,
possibilità di lavoro per tutti,
slancio e generosità, solidarietà e servizio
agli ultimi, agli anziani, ai soli, ai poveri.
O Madre amabilissima,
non vogliamo aumentare il tuo dolore
continuando ad offendere il tuo Gesù con il peccato.
Non vogliamo ferire il tuo cuore di Madre
con l’insensibilità, l’apatia, l’indifferenza.
Vogliamo consolarti,
o Madre dolcissima e addolorata.
Vogliamo essere tuoi figli devoti,
ascoltare il linguaggio arcano delle tue lacrime
che implorano conversione, cambiamento di rotta,
volontà seria di seguire Gesù e il suo Vangelo.
O Maria,
guarda i fanciulli, sono i fiori più belli
del giardino di Dio.
Sii madre per loro,
ottieni alle madri terrene di vivere
il loro ruolo di madri con amore,
con dedizione, spandendo tenerezza,
offrendo l’esempio di una vita santa.
Guarda i giovani,
speranza da non deludere.
Aiutaci ad aiutare i giovani
nel progettare il loro futuro
con serietà, con senso di responsabilità,
vivendo la vita come vocazione e missione.
Guarda la famiglia,
piccola Chiesa,
ottieni, o Maria, la grazia del tuo Figlio
perché le famiglie riscoprano il progetto di Dio su di loro,
vivano in comunione profonda,
siano grembo di vita,
scuola di valori, palestra di santità.
Guarda, o Madre addolorata,
il mondo degli operai,
non siano sfruttati nel loro lavoro,
sia riconosciuta la loro dignità,
difeso il loro posto di lavoro.
Il tuo dolore, o Madre,
si traduca in gioia.
Quella gioia che ti ha invaso il mattino di Pasqua
quando la certezza della Risurrezione del figlio tuo Gesù
ti ha raggiunta.
La stessa gioia vogliamo che ti raggiunga,
o Madre nostra cara,
perché vogliamo questa città, la nostra Chiesa,
la civica amministrazione, il mondo operaio,
le famiglie, gli enti pubblici
risorgere a vita nuova.
La nostra Pasqua è una città più giusta e solidale,
una Chiesa che vive la prossimità con più forza,
una civica amministrazione più attenta ai
bisogni dei cittadini soprattutto più poveri e bisognosi,
una famiglia più aperta alla vita,
enti pubblici più al servizio dei cittadini.
Tu ci lanci, o Madre addolorata,
questo monito che raccogliamo
con l’atteggiamento
docile dei figli.
La Pasqua è la tua gioia e la nostra gioia.
Grazie, o Madre,
portatrice di vita per questo invito alla speranza,
alla vita che risorge.
Domani non mancheremo di esultare
nella Santa liturgia Pasquale
cantando l’alleluja.
Grazie, Madre addolorata,
la nostra pasqua sarà lieta pasqua
perché ci avvicineremo al sacramento della riconciliazione,
riceveremo Gesù Eucaristia con la santa Comunione,
parteciperemo devotamente alla Messa Pasquale.
 
Benedici tutti noi, Madre carissima,
ne abbiamo tanto bisogno,
Gesù benedetto sia la nostra speranza,
il nostro conforto.
Amen.
 
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