O amabile Gesù, che sotto il peso della croce procedi lento sulla via del Calvario tra una folla di curiosi che si accalcano al tuo passaggio fa che non siamo anche noi tra questi.
Non sia la curiosità a spingerci ad essere qui stasera, o Cristo Gesù sofferente sotto il peso della croce, umiliato, sputacchiato, deriso, coronato di spine, abbandonato anche dai tuoi discepoli, dalla gente da te beneficata in mille modi, da te guarita da malattie, da te consolata, fatta nuova nello spirito.
Liberaci dall’indifferenza, dalla durezza di cuore di chi non prova pietà per i tuoi tormenti, di chi distoglie lo sguardo e fa finta di non vedere la tua sofferenza, di chi si tura le orecchie per non sentire il lamento che si leva lungo la strada del Golgota in questo tuo soffrire che giunge fino a noi e si rinnova da 20 secoli.
Il tuo patire, o Cristo, ha il volto dell’anziano solo e abbandonato, del povero che manca del necessario per vivere, del bambino che cerca affetto e nessuno glielo dà, dell’ammalato che reclama consolazione, del disoccupato che non trova lavoro, del giovane privo di prospettive e disorientato da strane filosofie di vita, dalla famiglia scossa da una strana febbre che le fa perdere la sua identità di comunità di amore stabile, di culla della vita e di palestra di uomini veri.
La tua passione, o Gesù, continua: ancora oggi c’è il Giuda di turno che ti tradisce il tribunale iniquo che ti condanna, la fuga vile dei tuoi amici, l’odio assassino di chi ti vuole morto.
Il nostro stile di vita cristiano tiepido, stanco, poco convinto è un tradimento della tua fedeltà.
Quando calpestiamo i dieci comandamenti tradiamo la tua amicizia ci allontaniamo da te unica fonte di vita.
Chi siamo noi per giudicare l’operato di Dio?
Signore Gesù, aiutaci a fare la volontà del Padre, ad accettare con amore le croci della vita, fa’ che mettiamo al primo posto te e non viviamo una debole fede fatta di puro sentimento, di fragili tradizioni, di ritualità vuota di significato.
La nostra vita sia coerente con la fede professata.
O Gesù, questa folla, in devota contemplazione dei 20 gruppi raffiguranti il mistero della tua passione, stasera vuol rinnovare con fede l’adesione a te unico Signore e Salvatore unica speranza della nostra vita.
Serva questo momento di grazia a rimotivare la fede, a vivere una sincera conversione del cuore, a dare una ragione per vivere secondo i comandamenti di Dio, in obbedienza filiale ai pastori della Chiesa, da figli e membra vive della Chiesa.
O Gesù crocifisso, sapienza e salvezza per chi crede, vogliamo condividere con te il dolore dell’umanità farci cirenei della croce del mondo.
Dove c’è odio vogliamo portare amore dove c’è divisione concordia e comunione dove c’è disperazione speranza.
Questa nostra città, trovi, o Gesù benedetto, nei devoti dei misteri persone dedite al bene, sinceramente impegnate per il bene comune, la legalità e la giustizia.
Nessuno si senta escluso dall’amore di Dio che tutti raggiunge servendosi di ciascuno di noi.
Facci essere, o Gesù, strumenti del tuo amore.
Sia con la tua grazia la nostra città una città credente fedele a Dio e alla Chiesa, rispettosa delle leggi civiche, città in cui la convivenza è retta dall’osservanza delle leggi morali.
Trapani sia una città che guarda oltre la Passione e si apre al mattino di Pasqua.
Alla luce della Pasqua ispiri il suo operare.
Sarebbe ben triste la nostra vita se la prospettiva finale fosse Cristo in croce, il dolore tragico della Vergine Maria, la vara con il Cristo morto.
Sarebbe una cultura di morte che come cappa nera non darebbe respiro alla città, la priverebbe delle ali della speranza, la renderebbe città servile, apatica a tutto, priva della linfa vitale che solo la vita che risorge può dare.
Aiutaci, o Gesù, a vivere il tuo dolore puntando decisamente alla tua Pasqua.
Canteremo con te la gioia della vita il nostro alleluia pasquale esprimerà la voglia di vivere, il nostro credo nella vita, la nostra passione, il nostro impegno per la vita.
La cultura della vita che fa esplodere la civiltà dell’amore si affermi in questa città dei Misteri che diventi sempre più città del mistero pasquale mistero di morte e di resurrezione.
AMEN |