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Piano Pastorale 2004-2005 PDF Stampa E-mail
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sabato 28 agosto 2004
Indice articolo
Piano Pastorale 2004-2005
La Casa Perduta
Mamre: il progetto di una nuova casa
La casa di Davide stabile per sempre
La Famiglia di Gesu': la Parola al centro
La Chiesa: casa e famiglia di Dio
La Parrocchia
Lettera alle famiglie

CAP I

LA CASA PERDUTA: IL GIARDINO DEL PARADISO

La famiglia di Adamo ed Eva: amore e conflitti I primi genitori della storia dell'umanità, Adamo ed Eva, secondo il racconto biblico, vengono posti insieme nel paradiso perché vivano in comunione di amore, ma essi trasgrediscono al comando di Dio e cominciano ad accusarsi a vicenda. Vengono cacciati dall'Eden e sperimentano da subito la tragedia dell'odio fratricida che vede uno dei loro figli (Caino) uccidere l'altro (Abele). Eppure il progetto di Dio era diverso. L'uomo e la donna erano stati creati con pari dignità: "A immagine di Dio li creò, maschio e femmina li creò" (Gen 1,27); non per la solitudine, ma per una reciprocità amante: "L'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne" (Gen 2,24); non per la morte, ma per la vita: "Siate fecondi e moltiplicatevi!" (Gen 1,28). Ma il racconto biblico ci narra che l'uomo, abusando della sua libertà, infrange e vanifica il disegno d'amore di Dio. Nella pace dell'Eden, su istigazione del maligno, entra la rivalità e l'egoismo. Questi dilagano in una terrificante e ripetitiva esperienza di peccato e di morte alimentata dalla vendetta, spirale di odio che si avviluppa per settantasette volte nel proposito di Lamech, discendente di Caino (cf. Gen 4,24). Il Libro Sacro, dunque, ci avverte che nella famiglia si possono vivere tenerezza, intimità, calore, ma possono anche consumarsi tensioni e conflitti. La famiglia è il luogo in cui l'uomo e la donna si scoprono "carne dalla stessa carne" (cf. Gen 2,23), ma anche il luogo in cui possono cominciare a lanciarsi reciproche accuse. In essa un figlio può sperimentare la gioia di essere al mondo, ma può anche avvertire il rifiuto e l'abbandono. Tra fratelli ci si può amare, ma anche odiare, covare rancore e rivalità e, pur senza uccidere come ha fatto Caino, ci si può escludere l'un l'altro dalla propria vita. Cristo, con la sua testimonianza d'amore sponsale per la Chiesa e con il perdono ai suoi crocifissori, smaschera ogni egoismo e ricolloca la coppia e la famiglia nel progetto originale di Dio.



 
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