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Lettera pastorale al mondo della scuola PDF Stampa E-mail
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domenica 16 settembre 2001

Carissimo mondo della scuola,

a te rivolgo il mio saluto affettuoso e un pensiero carico di speranza.

L'inizio di questo nuovo anno scolastico cade in un momento tristissimo della storia dell'umanità.

Gli uomini si interrogano sgomenti sul perché dell'inaudita violenza, frutto del terrorismo internazionale che semina distruzione e morte e minaccia azioni eclatanti di sempre più efferata ferocia.

Portiamo nel cuore, lacerato e sconvolto, le scene raccapriccianti delle due torri gemelle di New York che si afflosciano miseramente tra una nera tempesta di polvere, gli occhi pieni di terrore delle bambine irlandesi prese a sassate mentre si recano a scuola, le immagine di guerriglia urbana con le scene di vandalismi e di saccheggi e del giovane, morto ammazzato, del G8 di Genova.

Questi scenari di negatività e di morte contrastano nettamente con l'inizio gioioso e foriero di speranza che accompagna la ripresa dell'anno scolastico.

La speranza si colora dell'entusiasmo, dell'intraprendenza, della volontà di crescita umana, culturale, spirituale e sociale, dell'impegno che accompagna educatori scolastici ed alunni impegnati nella avventura educativa.

La riforma della scuola parte da un credo corale nella stessa scuola delle istituzioni e dei singoli cittadini.

Non ci può essere vero progresso e non c'è possibilità di costruire un futuro sereno se viene a mancare un'attenzione amorevole e una grande passione per la scuola, se non si impiegano risorse culturali, morali ed economiche, se non si coltivano progetti ambiziosi e innovativi.

Auguro che si arrivi in tempi brevi ad una riforma scolastica compiuta, equilibrata, rispettosa della storia e delle tradizioni scolastiche del nostro paese e coraggiosamente aperta alle sfide culturali del futuro.

Carissimi ragazzi e giovani,
lasciatevi docilmente condurre dai vostri educatori, impegnatevi seriamente nello studio, non abbiate paura di inoltrarvi negli impervi sentieri della scienza, amate ricercare la verità, siate esploratori coraggiosi del pensiero umano, vivete l'avventura scolastica con la volontà tenace dell'alpinista.

Carissimi operatori scolastici,
grazie per la vostra disponibilità a servire la causa dei giovani, per i sacrifici che affrontate e la testimonianza di vita che donate.

Affido alla Madre di Dio e Madre nostra Maria le scuole di ogni ordine e grado che si trovano nel territorio della nostra Diocesi.

Con affetto saluto e stringo al mio cuore, carico di speranza, alunni e operatori scolastici augurandovi un anno sereno e fruttuoso.

Trapani, 15 settembre 2001

+ Francesco Miccichè
Vescovo

 
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