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PRESENTAZIONE DEL LIBRO "CANTIAMO I MISTERI" PDF Stampa E-mail
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venerd́ 04 aprile 2003
"Cantiamo i misteri" che oggi vede la luce in questa stupenda cornice della chiesa del Purgatorio, spazio sacro che custodisce i gruppi dei misteri, non ha la pretesa di essere un evento culturale, è solo un tentativo pastorale per dare anima e significato di fede ad una radicata e solida tradizione che costituisce l'ossatura portante del credo religioso della nostra città di Trapani. I misteri interrogano la coscienza del trapanese, la modellano, ne informano il pensiero, lo stile di vita, la cultura. Tentando di esplorare l'animo del trapanese per coglierne le attese, le speranze, le paure ho creduto opportuno calarmi anch'io nella fede semplice del popolo dei misteri. Nascono così i canti che sono dentro questo libro: uno sguardo di amore, carico di speranza, pieno della luce che promana dal Mistero di Cristo morto e risorto per noi. Quest'oggi lo considero un atto dovuto del mio ministero episcopale in favore dell'amata chiesa trapanese. "Guai a me se non evangelizzo", se non comunico Cristo, la sua Verità, la sua forza vivificante e questa comunicazione-testimonianza-annuncio del Vangelo sono convinto che devo portare avanti a tempo opportuno e inopportuno usando ogni mezzo e strategia per arrivare a tutti. Vedete questo libro, pertanto, come un piccolo contributo al grande e immane sforzo della comunicazione del Vangelo in un mondo che cambia. Mi auguro che questi itinerari di catechesi in versi debitamente musicati possano accompagnare la vita degli uomini e donne di questa città perché Cristo Gesù sia centro della storia e la sua vicenda terrena, che trova senso nella Pasqua, possa far esplodere nel cuore dei trapanasi gioia del vivere, cultura della vita contro ogni logica di asservimento, di paura, di cultura di morte. Grazie, maestro Bini, per il significativo e competente contributo che hai dato a questa fatica pastorale. Il Signore te ne renda merito. Grazie a tutti quelli che con te hanno lavorato e lavorano per far passare i valori che sottostanno a questa impresa mettendo la loro genialità, il loro tempo, la loro professionalità a servizio di questa nobile causa. Grazie, don Liborio, per la lettura teologico pastorale che hai fatto in linea con il Direttorio sulla pietà popolare emanato dalla Congregazione per il culto divino e i sacramenti. Grazie a chi ha curato, rivisto, limato, aggiustato i testi, al Prof Totò Buscaino, al Prof. Gaetano Stellino, a Lilly Genco, a tutti coloro che non hanno snobbato, ma hanno creduto nella bontà di questo progetto e hanno dato in qualunque modo il loro prezioso contributo. Canteremo i misteri, rivivremo nel canto la passione e la risurrezione di Cristo; la nostra vita illuminata dalla Pasqua darà un senso nuovo alla storia di questa nostra città che vorremmo con tutte le nostre forze che divenisse sempre più città pasquale. Trapani città dei misteri, sii città pasquale! Trapani città pasquale è la Trapani degli uomini liberi e responsabili che non si piegano ai potenti di turno, è la Trapani dei cristiani coscienti e consapevoli della ricchezza di grazia che c'è in quanti sono consacrati per il battesimo figli di Dio, uomini della speranza certa, è la Trapani dove la chiesa è profezia di carità per i deboli, i poveri, gli indifesi, gli ultimi. La cultura della Pasqua tolga da questa città la cappa lugubre di città fatalisticamente votata al dolore senza riscatto e senza speranza. Se con la presente iniziativa avrò provocato disagio, stanato i pavidi, messo in crisi i ben pensanti, stimolato la nostra chiesa a scrollarsi da pregiudizi ideologici, caricato di significato i gesti della tradizione popolare, indicato un cammino di inculturazione della fede, reso attuale un contenuto di fede popolare, sarò pienamente ripagato. La chiesa che credo, amo, voglio contribuire a costruire è la chiesa mistero che vive nell'oggi con la passione, la dedizione, la forza e l'entusiasmo che nasce dal radicamento in Cristo, nel suo amore misericordioso e salvifico, nel Cristo crocifisso e risorto, nel Cristo pasquale. Alleluia vorrei cantare per questa nostra chiesa, per questa città, per il mondo intero che in questi giorni vive di passione causata dall'umana follia scatenata dalla guerra. Con la Pasqua esploda finalmente la pace.

Trapani, 4 aprile 2003

+ Francesco Miccichè
Vescovo

 
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