Verrà presentato venerdì pomeriggio 11 Aprile con inizio
alle ore 17.00 presso l’auditorium Santa Chiara del Seminario
Vescovile di Trapani, il libro di Giovanni Salonia “Odòs - la Via della vita, Genesi e
guarigione dei legami fraterni”.
L’autore, frate cappuccino ma anche direttore del prestigioso Istituto e Scuola
di Psicoterapia della Gestalt, psicoterapeuta e docente universitario, traccia
un interessante sentiero al confine tra fede e psicoterapia che parte
dall'assunto che la fraternità porta con sé un dramma, un sentirsi traditi o
messi da parte. Come fu per Caino e Abele, l'esistenza del fratello ricorda
all'uomo che non è figlio unico Ma nella storia di Gesù, nella sua vita e nella
sua morte, viene guarita la radice della ferita 'fraterna': il rapporto con i
genitori, che danno la vita ma danno anche i fratelli L'esperienza
portata avanti da san Francesco coglie questo snodo fondamentale e testimonia
come sia possibile vivere tale cambiamento radicale rispetto all'istinto di
morte cui soggiace Caino.
Alla presentazione interverranno Ina Siviglia, docente di
antropologia alla Facoltà Teologica di Sicilia, Pietro Cavaleri, psicoterapeuta
e docente alla Lusma, e l’autore.
Nel corso dell’incontro saranno letti dei brani del libro a cura
di Margherita Scognamillo. Sarà presente anche il vescovo di Trapani
Francesco Micciché.
Modera don
Liborio Palmeri, presidente della Fondazione “Pasqua 2000”.
L’incontro sarà proceduto da un
momento musicale a cura del duo Ireos.
L’appuntamento prosegue gli incontri, gli eventi e le riflessioni
portate avanti dalla Fondazione Pasqua 2000 in collaborazione con la Diocesi e
l’Istituto di Gestalt sul tema delle relazioni e dell’alterità.
“Vogliamo la vita, desideriamo
attingere all’albero
piantato in Eden
per godere di un piacere
infinito, di una serenità
senza insidie, di una vita
piena che non si esaurisce.
Ogni domanda che
popola la nostra storia e
le nostre giornate è, in
fondo, inchiesta incessante
su quale sia il
sentiero migliore per
entrare in quella via e
poter dimorare all’ombra
di quell’albero”
(dalla Premessa)
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