2009: cronaca di un’estate di solidarietà
Le iniziative organizzate dal Centro Missionario Diocesano e dall’associazione Perchisoffre onlus hanno come obiettivo principale quello di raccogliere fondi per la costruzione della casa di accoglienza per i poveri in Madagascar, progetto in corso d’opera grazie al gemellaggio, fortemente voluto dal nostro Vescovo Mons. Francesco Miccichè, della diocesi di Trapani con quella di Fianarantsoa. Parte della struttura è stata già completata grazie ai tanti sostenitori che in questi mesi ci hanno aiutato con le loro donazioni, nelle parrocchie della diocesi, nelle scuole, nelle piazze durante le varie manifestazioni nel corso dell’anno. Da quest’anno si può aiutare la missione donando il 5x1000 a “Perchisoffre Onlus” inserendo il codice fiscale dell’associazione (n. 93056130813) e firmando nell’apposito spazio nel modello della dichiarazione dei redditi. Ma un altro obiettivo del gruppo missionario riguarda l’evangelizzazione dei giovani attraverso la loro sensibilizzazione alla solidarietà nei confronti dei fratelli meno fortunati e che soffrono. E’ questa la motivazione con la quale sono stati scelti luoghi e contesti culturali vicini ai giovani.
27 Giugno 2009
Grande successo della serata in discoteca pro Madagascar presso il Wake up di Cornino a Custonaci. L’occasione è stata utile per coniugare il divertimento con l’impegno e la solidarietà: 3220 euro raccolti, immagini della missione di Fianarantsoa proiettate alle 1200 persone presenti, 100 adolescenti intervistati tramite questionario. Al centro della pista da ballo uno striscione recitava “tutti missionari di Cristo” e uno schermo gigante con le immagini della terra malgascia martoriata dalla miseria e dalle malattie. Ad un certo punto della serata, si è interrotta la musica e ha preso la parola Don Mario Bonura che ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa. Il direttore dell’ufficio missionario della diocesi ritiene che avvicinare i giovani nei loro luoghi di incontro e di socializzazione è un modo per dimostrare che divertimento e impegno cristiano possono andare di pari passo e che fare del bene agli altri significa fare del bene anche a se stessi. Si tratta nella fattispecie di un aiuto, concreto e diretto, che permette di mettere in pratica il messaggio d’amore di Cristo. I giovani intervistati si sono dimostrati sorpresi ma incuriositi dall’iniziativa e hanno voluto saperne di più circa le iniziative future del Centro missionario. Nelle interviste sono stati affrontati temi quali il divertimento e le sostanze stupefacenti, ma si è parlato anche di Dio, di Cristo e della Chiesa.
6 Luglio 2009
Il Musical sulla vita di S. Francesco d’Assisi presso l’Arena delle Rose di Castellammare del Golfo è stata un’altra manifestazione che ha avuto un successo aldilà delle aspettative. “Forza venite gente” era il titolo, e la gente è accorsa davvero numerosa: oltre 600 gli spettatori, 1700 euro devoluti per il progetto della Casa di accoglienza in Madagascar. Una serata molto intensa che ha impegnato i giovani (dai 5 ai 30 anni) e il coro delle parrocchie di S. Giuseppe e S. Antonio. I ragazzi hanno voluto mettere in scena il messaggio sempre attuale del poverello d’Assisi e che deve essere interiorizzato da ogni cristiano: mettere Gesù al primo posto nella propria vita!
10 Agosto 2009
“Anche le stelle per chi soffre” è stata la serata di solidarietà per la notte di S. Lorenzo, presso il Baglio Strafalcello di Buseto Palizzolo. Una serata enogastronomica che ha permesso ai numerosissimi partecipanti (circa 800 persone) di stare insieme tra canti e balli folkloristici, degustazione di prodotti tipici, esposizione di artigianato locale e soprattutto la proiezione delle immagini della missione di Fianarantsoa. La sensibilizzazione verso le attività della Diocesi in terra malgascia ha coinvolto anche 50 operatori commerciali che hanno contribuito fattivamente alla riuscita della manifestazione. Il totale raccolto per il Madagascar, tra offerte e sponsorizzazioni, è stato di 9.450 euro.
18-agosto - 2 settembre 2009
Missione di solidarietà e formazione in Madagascar cui hanno preso parte 6 giovani della diocesi che, a proprie spese, accompagnati da Don Mario Bonura, hanno potuto toccare con mano quello che la diocesi sta facendo in quell’isola africana, grazie all’aiuto concreto di tanti fedeli che stanno contribuendo, euro dopo euro, alla costruzione di una casa di accoglienza per i poveri. E’ stato definito, da chi c’è stato, un viaggio che cambia il modo di pensare ed agire, perché un’ esperienza di questo tipo consente di comprendere il vero motivo dell’esistenza dell’Uomo, il suo significato profondo, e di attivarsi per donarsi agli altri e sperimentare l’Amore di Cristo. E poi tornare di nuovo nel mondo sviluppato guardando tutto con occhi diversi e con prospettive nuove che indicano i veri valori della vita.
8-31
Luglio 2006
"Tre settimane che hanno cambiato la vita di
ciascuno di noi e che ci hanno permesso di ricevere tanto da chi 'non ha
niente'.
Condividere con i poveri un pezzo della tua
vita ti permettere di scoprirne il vero valore!
Il Signore ha permesso
che vivessi questa straordinaria esperienza ed è a Lui che voglio affidare ogni
cosa perché si realizzi il Suo Progetto di Pace e di Amore anche attraverso di
me" ( Monia)
"La ricchezza di questa
gente è sicuramente nel saper accettare una condizione difficile con semplicità
e serenità.
Ciò probabilmente
avviene per ignoranza ma sicuramente anche perché la condizione più vera
dell'uomo siamo noi ad averla ormai dimenticata da un pezzo e non queste persone invece, che non hanno il
necessario per soddisfare i bisogni elementari.
Allora nasce dentro il
lacerante senso di consapevolezza della privazione che abbiamo causato ai nostri
fratelli in ogni tempo e in ogni luogo. Nasce la consapevolezza che non è quasi
mai il mendicante a non avere, ma colui che dona ad avere tolto.
Siamo ladri. Ladri
felici o infelici.
Ho visto la dipendenza
di noi ricchi e la libertà di chi non ha
niente e che non fa fatica a chiedere.
Probabilmente
cambieranno le condizioni economiche di questo popolo e migliorerà l'igiene,
non ci sarà più la fame, le scuole saranno dappertutto e i piccoli avranno
giocattoli.
Probabilmente capiremo
che non si può umiliare così tanto l'uomo senza umiliare se stessi.
Ciò accadrà e saranno i popoli ad aiutarsi e a
riconoscersi.
Adesso rimane questo
tempo da riempire con azioni concrete e piccoli passi per cercare di restituire
un po' di quello che abbiamo tolto in termini di dignità, rispetto e sostegno
materiale."(Dora)
Dopo essermi
confrontato con una realtà così diversa e cruda, tante cose cambieranno nella
mia vita.
Il nostro sfrenato
consumismo ci porta a dare importanza a tutte quelle cose che in Madagascar
sono semplicemente impensabili.
Lì le uniche
preoccupazioni sono la fame, le malattie e la miseria.
I sorrisi che ci hanno donato i tanti bambini
incontrati ci devono spingere a tendere una mano a questo paese bellissimo nella sua natura ma
scioccante nella condizione umana." ( Vincenzo)
" Mille volti ho
incontrato in questi giorni malgasci: volti tristi, sorridenti, gioiosi,
affamati,miseri; volti che nonostante la
povertà risplendono fino ad essere Luce per me.
Volti che mi aiuteranno
a diffondere agli altri la
Verità che è Cristo
Gesù.
Fratelli, il Madagascar
è stato per me, e spero che continui ad esserlo, un balsamo per il mio cuore"
( Nino M.- seminarista)
" Trovarmi in
Madagascar sicuramente è stato un dono che il Signore mi ha voluto fare e spero
che tutte le emozioni e gli sguardi dei
bambini malgasci , privi di tutto,
rimangano impressi nel mio cuore e in qualunque ambiente mi trovi possa essere
una piccola missionaria di Dio" ( Rosa)
" Non possiamo
risolvere facilmente i problemi di questi nostri sfortunati fratelli, ma dare
speranza di rinascita è già importante, e non è speranza priva di concretezza.
La casa di accoglienza,
che sorgerà presto per i poveri
destinati altrimenti ad una fine indecorosa, richiede il nostro totale impegno,
per testimoniare e rendere visibile quell' Amore che fa di noi veri fratelli e
figli del nostro Unico Padre." ( Lina D.)
" Il Signore, che legge
nel cuore di ognuno, sa dove, come e quando agire per far nascere in noi la
consapevolezza che nella vita si può essere contenti con poco, come fanno i
nostri fratelli malgasci che sanno cogliere l'essenza della vita senza ansia,
senza affanni ma con dolcezza e armonia.
Credo che la prima
missione a cui siamo chiamati sia personale infatti solo imparando a essere
buoni, umili e sempre più simili a Gesù potremo anche aiutare tutti coloro che il Signore
metterà sul nostro cammino" ( Nino)
"Sono convinto che
questa esperienza lascerà un'impronta indelebile nel mio cuore.
Fare qualcosa per
questa gente mi ha reso estremamente felice ma so che la mia vera missione
inizia nel momento in cui rimetterò piede in Italia, dove bisognerà
assolutamente dare un seguito all'azione intrapresa. Il popolo malgascio, e non
solo quello, ha bisogno del nostro aiuto, siamo o non siamo tutti figli dello
stesso Padre? " ( Angelo)
" L'8 luglio sono
partita convinta di fare chissà che cosa ma catapultata in questa terra
sconosciuta e ricca di povertà ho sentito tutta la mia impotenza e ho dovuto
fare i conti con me stessa e il mio modo di guardare la vita. Così pian piano è
cresciuta in me la consapevolezza della forza dell'Unità; io da sola non posso
fare nulla ma con Gesù e i fratelli posso tutto, goccia dopo goccia,
l'importante è cominciare. Signore aiutami a non dimenticare ciò che oggi ha
toccato il mio cuore" ( Paola)
" L'Africa è un
susseguirsi di emozioni contrastanti:dalla tristezza alla gioia, dallo
sconforto alla voglia di fare, dal vuoto più totale alla pienezza assoluta.
Spesso ne abbiamo sentito parlare, visto fotografie ma viverla è tutta un'
altra cosa e non ci sono né parole né fotografie più belle di quelle scattate
nel nostro cuore." ( Silvia)
" Questo viaggio per me
è un dono di Dio attraverso il quale Egli ha voluto dirmi:Ama , apri il tuo
cuore e non importa dove sarai perché ovunque e in qualunque posto, amare è
donarsi, amare è vivere, perché la vita è tale solo quando è nell'Amore" (
Daniela )
" Questa esperienza mi ha fatto guardare molto di più dentro me stessa e capire
soprattutto che la vita, bella o brutta che sia, è un dono di Dio e come tale va vissuta giorno per giorno a 360 gradi con semplicità" (Gabriella)
06-20 Marzo 2007
"In
Madagascar ho vissuto l'esperienza più profonda della mia vita, stare a
contatto con tanta sofferenza, vedere la miseria estrema che esiste nel mondo
mi ha condotto a divenire ancora più sensibile verso l'essere umano. Ringrazio
Dio per tutte le emozioni provate" (Graziella)
"Quello
che mi rattrista è che forse dovranno passare migliaia di anni prima che alla
mente umana si affacci il sospetto di una possibile uguaglianza tra noi e gli
altri. Penso che bisogna mettersi in cammino, giungere fino a loro e intanto
manifestare il desiderio di incontrarli."
(Maria Rosa)
"Il
Madagascar è un paese lontano, uguale a tanti altri fino a quando non ci vai e
te ne innamori. Ti innamori dei bambini che con gli occhi ti accarezzano e ti
danno amore,ti innamori della gente che vedi vivere nella miseria e ti chiedi
"perché?", ti innamori dei volontari che offrono la loro vita giorno dopo
giorno donando amore e ricevendone mille volte tanto. Forse era necessario
andare lì, in quel pezzo di mondo sperduto, povero ma non triste,per riscoprire
ciò che ognuno ha davanti gli occhi e non vede, ciò che ognuno di noi
cerca nel quotidiano e non trova o fa
fatica a trovare...l'AMORE, l'amore incondizionato che si dona agli altri e che
ti riempie il cuore."(Anna Lucrezia)
"Il
giorno in cui mi accingevo a partire per la mia prima esperienza in terra di
missione una cara amica mi disse: "Quando il Madagascar ti entra nel cuore non
esce più". E'ciò che è successo anche a me; il Signore ha voluto farmi questo
grande dono"( Franca)
"Constatare,
vivere e condividere le reali difficoltà della vita malgascia, mi ha insegnato
ad apprezzare tutto quello che ho, ad avere un maggiore rispetto dell'essere
umano e delle cose. L'unica vera, fondamentale, possibilità che abbiamo per
essere felici nella nostra vita, è fare qualcosa per i nostri fratelli poveri e
dimenticati. Questa esperienza mi ha arricchito umanamente e professionalmente,
infatti facendo la fisioterapista ho avuto modo
di mettere anche lì le mie
competenze al servizio degli altri. E'
proprio vero,il Signore ti porta dove c'è bisogno di te!: ecco il significato
del mio viaggio in Madagascar".( Silvana G.)
"Esprimere
a parole il Madagascar è impossibile, è una realtà che và vista,toccata e
vissuta. Sapevo che la condizioni di vita di questo popolo sono di estrema
povertà, ma l'impatto con tanta miseria
mi ha sconvolta; ho visto crollare tutte le mie certezze, mi sono sentita
inutile e impotente. Non avrei mai pensato di ricevere dal popolo malgascio il
grande insegnamento sul Valore della Vita." ( Isidora )
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