Cultura, un anno in campo |
|
|
|
mercoled́ 08 ottobre 2008 |
Un articolo sulla pagina "portaparola" del quotidiano "Avvenire"
da Avvenire di oggi 8/10/2008
www.avvenire.it
LA FRASE
"Tutte le cose vengono dalla Parola, sono un prodotto della Parola. «All’inizio era la Parola».All’inizio il cielo parlò. E così la realtà nasce dalla Parola, è «creatura Verbi».Tutto è creato dalla Parola e tutto è chiamato a servire la Parola".
Benedetto XVI al Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio, 6 ottobre
CULTURA, UN ANNO IN CAMPO
La scommessa di Trapani un piano pastorale su linguaggi e immagini
Da Trapani
Lilli Genco
« Fare cultura significa prendersi cura dell’uomo e del suo vissuto, custodire il bene ricevuto e trasmetterlo cimentandosi con le sfide del mondo di oggi, assumendone i linguaggi dall’interno ». È un passo del piano pastorale della diocesi di Trapani, che quest’anno investirà le energie sul tema della «carità culturale». Scelta quasi obbligata per la Chiesa trapanese che negli ultimi anni ha «scommesso» - come dice il vescovo Francesco Micciché – sulla cultura, sull’arte e sulla comunicazione. Il contenitore più importante di questo progetto pastorale è il Seminario Vescovile che con la fondazione culturale «Pasqua2000» promuove cineforum, presentazioni di libri e tesi di laurea, incontri interculturali, mostre e seminari che spaziano dall’arte alla filosofia, dalla psicologia alla letteratura. Un vero laboratorio culturale aperto tutto l’anno. L’ultima iniziativa è il periodico laltraparola (http://laltraparola.wordpress. com). Il numero zero distribuito in mille copie ha attirato la curiosità anche di molti navigatori del web che interagiscono nel blog del giornale. Il dialogo con il mondo di oggi, l’utilizzo della parole e delle immagini sono espressione del «patrimonio immenso di gesti e di opere di fede della cui comprensione bisogna riappropriarsi», scrive monsignor Micciché: «Un’antica edicola votiva, le pagine di un libro, una carta antica per la committenza di una tela o di uno spartito – aggiunge – sono messaggi limpidi dello spessore culturale che le Chiese particolari hanno espresso. La dispersione culturale che oggi viviamo può trovare nella Chiesa un motore unificante come tante volte è già accaduto nei secoli passati». Nei prossimi mesi sarà riaperta la biblioteca diocesana rendendo visibile il fondo antico di cinquemila volumi e inaugurando due nuove sezioni: una dedicata alle riviste di teologia, letteratura e arte; l’altra si chiamerà «Il piccolo principe» e sarà riservata a progetti specifici per i più piccoli tra cui «Nati per leggere» per i bambini da zero a sei anni. Le parrocchie sono invitate a essere parte attiva creando la «stanza della memoria» e la «vetrina dei beni culturali» ma anche promuovendo la diffusione della stampa cattolica e la sinergie tra le istituzioni culturali del territorio. Tra le proposte del piano pastorale quella di stimolare «la produzione culturale dei giovani attraverso le sale della comunità e l’attività teatrale» con iniziative in diversi centri, tra cui un concorso di cortometraggi ad Alcamo. Il piano pastorale diocesano è anche un dvd multimediale perché «nella presentazione dei nostri contenuti – afferma ancora Micciché – dobbiamo parlare un linguaggio bello, accattivante. L’evangelizzazione che non assume i linguaggi della modernità e si pone in difesa trincerandosi dietro il paravento di una fede tradizionale è la negazione della cultura come veicolo di vita».
|