La
Chiesa, prima di essere un luogo fisico, è una comunità viva nella quale si
vive la propria esperienza di fede. Il cristiano che aderisce e vive un cammino
di fede nella sua comunità parrocchiale e testimonia la fede nella vita di ogni
giorno celebrando con la comunità la Santa Messa domenicale, sa che la sua
Parrocchia è il luogo proprio della celebrazione e lì dove sperimenta ogni
giorno, ogni domenica il mistero della fede, sarà naturale vivere i momenti
celebrativi importanti come il matrimonio. Il Diritto canonico stabilisce
questo principio. Anche la lettera del Vescovo
di Trapani Mons. Francesco Miccichè sulla celebrazione del Matrimonio, pubblicata
nel Bollettino diocesano 1/2005, sottolinea la necessità che il matrimonio sia
opportunamente celebrato nella propria Parrocchia.
Tuttavia
il Parroco, secondo il suo prudente
giudizio che non può essere - certo
- quello di permettere agli sposi di
scegliere la chiesa per la celebrazione del matrimonio facendo riferimento solo
ad un banale criterio tipo "quella chiesa è più bella dell'altra", può
concedere il permesso di celebrare il matrimonio fuori dalla chiesa
Parrocchiale.
Tale
permesso deve essere ulteriormente vistato dalla Curia diocesana.
Gli
sposi devono così trovare una parrocchia che sia disposta ad accoglierli per la
celebrazione.
Le
parrocchie di Erice Vetta hanno definito
un apposito regolamento sia per la celebrazione e la scelta dei luoghi sia per la
preparare il rito "affinché
risplenda la nobile semplicità della celebrazione".
Regolamento sull'accoglienza dei matrimoni provenienti da altre parrocchie (novembre 2006) 14.92 Kb
Regolamento Interno Matrimoni - ERICE (giugno 2008) 19.10 Kb
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