Ecumenismo e Testimoni di Geova
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mercoledì 18 aprile 2001
Carissimi,
l'ufficio diocesano per l'ecumenismo e il dialogo ha lodevolmente organizzato due conferenze sui testimoni di Geova, una setta insidiosa e pericolosa che trova facile presa in tanti battezzati che vivono ai margini della chiesa e professano una fede non radicata sulla Parola di Dio, impregnata di fatalismo, inquinata da magia, non sostenuta dalla pratica sacramentale. La comunità ecclesiale è chiamata a farsi carico dei più deboli, a illuminare le coscienze, a prevenire gli errori, a dare certezze ai dubbiosi, a coloro che vacillano nella fede. Prevenire con una catechesi mirata e puntuale è la scelta pastorale vincente per contrastare l'attacco sistematico e martellante della setta dei testimoni di Geova. Non sottovalutiamo il reale pericolo che questa setta rappresenta per le nostre comunità ecclesiali. Attrezziamoci al meglio conoscendo le insidie di una setta pericolosissima capace di annebbiare le menti e di inquinare i cuori in maniera quasi irreversibile. Voglio augurarmi che le due conferenze del 5 maggio, c.a., alle ore 19.30, a Calatafimi su i "Testimoni di Geova e il Nazismo" e il 6 maggio c. a., alle ore 17, nel salone S. Cuore di Trapani su "I Testimoni di Geova e lo Stato Italiano: hanno diritto all'intesa?" relatore il dott. Sergio Pollina, Consigliere Nazionale del Cris ed ex Testimone di Geova convertito alla Chiesa Cattolica, siano seguite da presbiteri, diaconi, religiose, religiosi e dagli operatori pastorali delle nostre parrocchie, chiamati a dare ragione della fede e a contrastare gli attacchi di una propaganda capillare e subdola portata avanti con copiosità di mezzi e disponibilità di persone dai testimoni di Geova. Nell'attesa di incontrarvi vi saluto con affetto e benedico

Trapani, 18 aprile 2001

+ Francesco Miccichè
Vescovo