Omelia S. Messa apertura del Culto Eucaristico prolungato
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luned́ 04 febbraio 2002

1.

"Avendo amato i suoi che erano nel mondo li amò fino alla fine"(Gv.13,1). Il mistero della nostra salvezza trova origine nell'amore infinito e misericordioso di Dio, il Quale non ha abbandonato l'uomo nell'abisso della sua miseria morale, ma lo ha raggiunto con il suo amore e risollevato dalla sua caduta; gli ha donato la sua vita, gli ha ridato dignità, speranza, gioia. Cristo Gesù è il testimone di questo immenso amore di Dio per l'uomo. In Cristo l'umanità ritorna a sperare, ritrova se stessa, ritorna a vivere della vera vita che il peccato dei nostri progenitori aveva distrutto. Tutta la vita di Gesù è rivelazione dell'amore salvifico di Dio, ma è soprattutto attraverso il sacrificio supremo della croce che si manifesta nella sua pienezza. La Pasqua del Signore nostro Gesù Cristo segna l'apice del dono di amore di Dio per l'umanità Nel mistero della Pasqua si colloca il dono dell'Eucaristia, Essa stessa ne diventa il segno più alto e più significativo.

2.

Nel cenacolo Gesù riunisce i suoi apostoli e lì prega con loro e per loro il Padre perchè siano perfetti nell'unità come Lui è uno con il Padre, si china ai piedi degli apostoli e li lava dando esempio e invitando a fare altrettanto. Il memoriale della carità si ripete nella chiesa e nel mondo tutte le volte in cui i discepoli del Signore pongono la loro vita a servizio dei fratelli. Il servizio è dimensione fondamentale dei battezzati. Cristo, servo per amore, dà a noi l'esempio spendendo totalmente la sua vita, consumando se stesso per la salvezza degli uomini. L'atto supremo del servizio è l'atto sacrificale nel quale il figlio di Dio si offre come vittima pura, santa e immacolata al Padre sul patibolo della croce. La croce segna il culmine della vita terrena di Cristo, l'apice di tutta la sua esperienza terrena della sua missione, il punto massimo dell'esperienza di amore senza limiti di Dio per l'uomo.

3.

Dentro il mistero della croce si colloca la cena del Signore, il rendimento di grazie con il Quale Gesù si offre al Padre e nel segno del pane spezzato e del vino versato anticipa e attualizza il sacrificio cruento del calvario. La S. Messa esprime il sacrificio del Figlio di Dio, sacrificio di espiazione, di adorazione somma, di ringraziamento al Padre datore di ogni dono perfetto e per mezzo del quale viene riconciliata l'umanità a Dio. La Pasqua, mistero di morte e di vita, è tutta significata e attualizzata nel mistero Eucaristico: "Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell'attesa della tua venuta". Per il Santo battesimo siamo stati immersi nel lavacro di rigenerazione, siamo stati configurati a Cristo, siamo morti con lui al peccato e rinati con lui a vita nuova. Lo stesso mistero di morte e di vita si rinnova per noi tutte le volte che partecipiamo alla celebrazione Eucaristica.

4.

Nell'ultima cena Gesù investe i suoi apostoli del potere di rinnovare quanto Egli ha compiuto ingiungendo loro: "fate questo in memoria di me"(Lc.22,19). Con queste parole di investitura, con questo mandato li consacra ministri dell'Eucaristia. La celebrazione Eucaristica rappresenta il cuore dell'esperienza ministeriale ed è il cuore della vita della chiesa. La Sacrosantum Concilium del Vaticano II così si esprime: "L'Eucaristia è fonte e culmine della vita della chiesa". Intorno alla mensa Eucaristica si costruisce la chiesa. L'Eucaristia edifica la chiesa, genera i santi, i testimoni, i martiri. L'Eucaristia è vita dell'anima "chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui, dice il Signore"(Gv.6,56). Prendete e mangiate, prendete e bevete, quest'imperativo ha segnato la vita della chiesa in questi due millenni. L'altare è il punto focale dell'aula celebrativa, segno del Cristo, roccia viva e pietra angolare su cui si fonda la chiesa, tempio santo del Signore. L'altare-mensa intorno a cui ci invita Cristo a sedere è preludio del banchetto escatologico al quale i salvati dal sangue di Cristo prenderanno parte per sempre. Il regno di Dio nel suo realizzarsi temporale trova forza e significanza nell'Eucaristia celebrata soprattutto nella Pasqua settimanale, nel "dies domini". Una comunità senza Eucaristia è una comunità zoppa, senz'anima, mancata. L'Eucaristia crea la comunità, la edifica, la rende capace di servizio all'uomo, di annuncio, e di testimonianza. Quanto più una comunità vive di Eucaristia tanto più è lievito di vita nuova nella società, tanto più esprime e comunica l'amore di Dio agli uomini.

5.

Bisogna far crescere le nostre comunità parrocchiali nella dimensione Eucaristica che è essenziale, fondamentale, necessaria. Bisogna porre ogni cura nella catechesi perché la S. Messa venga compresa e vissuta con consapevolezza e dignità. Il gruppo liturgico il parrocchia. Esso si adopera per curare, alimentare, dare vita ai vari ministeri legati alla celebrazione Eucaristica: ministranti, chierichetti, lettori, accoliti, ministri dell'accoglienza, operatori del canto e le preziose Marte che curano il decoro dell'altare, delle suppellettile sacre e della chiesa. Una vita Eucaristica piena è condizione indispensabile per una vita credente e significativa. Vivere di eucaristia per vivere in pienezza le dinamiche ecclesiali ecco la prospettiva in cui siamo chiamati a collocarci.

6.

Le sante 40 ore ci pongono nel solco della tradizionale e non desueta pietà eucaristica, ci immettono nel circuito positivo del Mistero pasquale fonte di vita per il credente. La celebrazione Eucaristica ci porta al culto Eucaristico in una continuità di attenzione-adorazione del mistero di grazia e di vita nuova nello Spirito. L'adorazione-contemplazione del Mistero Eucaristico riempie la vita del battezzato di quel di più di entusiasmo, di gioia, di luce interiore, di grazia che fa marciare decisamente verso l'ideale della santità. Non conosco un solo santo che non abbia vissuto una vita intensamente Eucaristica. Sarebbe bello se si creasse una catena di anime innamorate di Gesù Eucaristia che notte e giorno stessero in adorazione-contemplazione davanti ai tabernacoli. Le grazie più importanti si ottengono stando davanti a Gesù Sacramentato: la grazia della conversione dei peccatori, la grazia delle vocazioni di speciale consacrazione, la grazia della pace. Un cuore innamorato di Cristo Eucaristia è un cuore docile che si lascia condurre dallo Spirito, che è carico di amore e pieno di zelo per la maggior gloria di Dio e per il bene delle anime.

7.

La vita è una lotta, un cammino tormentato e difficile, estenuante e solo Gesù Eucaristia può dare la luce e la forza necessari per non abbatterci, per andare avanti nella via del bene, per vivere controcorrente: "vi è stato detto, ma io vi dico". Si può salire sul Calvario e stare sulla croce con Cristo a condizione che la sua grazia e il suo amore permei la nostra vita.
O Gesù, vittima di amore, 
pane spezzato e vino donato per tutti noi,
vogliamo stare alla tua presenza, 
prostrati davanti il tuo altare,
in umile e adorante contemplazione 
di Te che sei l'Amore
immolato , 
di Te che sei la nostra Pasqua di risurrezione e di vita.
Facci ardere di amore per Te, 
O Gesù veramente e realmente presente 
nel Sacramento Eucaristico,
facci vivere di Eucaristia, 
e noi immersi nell'oceano del tuo amore
vibreremo di gioia 
mangiando il tuo corpo e bevendo il tuo sangue
sperimenteremo la certezza della tua  vita in noi
cammineremo decisi verso l'ideale della santità.
 


Trapani, 4 febbraio 2002