Festa del Battesimo del Signore
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domenica 09 gennaio 2005
Cattedrale, 9 gennaio 2005
Inizio Visita Pastorale I Zona

 
“Questi è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3,17)
In questa Santa Liturgia domenicale del Battesimo del Signore lo Santo Spirito ci concede di vivere questa solenne Assemblea Eucaristica che vede riuniti nella Chiesa Cattedrale insieme al Vescovo i Presbiteri della Prima Zona pastorale e una larga rappresentanza del popolo di Dio.
Diamo inizio solennemente alla Visita Pastorale in questo territorio della Diocesi portando a compimento in tal mondo con la grazia di Dio la Visita Pastorale da me indetta la prima domenica di avvento del 2002 e che ho vissuto da pellegrino nella fede e da servo per amore in favore di questa Santa Chiesa di Trapani alla quale mi lega, già da sette anni, un vincolo sponsale specialissimo.
 
La Visita Pastorale è
un dono del Signore alla nostra Chiesa e alle nostre persone,
un dono di amore che va accolto e vissuto nella fede.
Non si tratta di una visita di routine che il Vescovo alla pari di un funzionario è chiamato a compiere alla diocesi,
la Visita Pastorale è un atto di amore di Gesù al suo popolo,
è Gesù stesso che visita il suo popolo attraverso il suo apostolo.
Quale grande responsabilità non incombe sulla mia persona!
 
 
Mi sento veramente piccolo, fragile e indegno di tanta grazia,
ma confido nell’aiuto potente di Dio, nel suo amore misericordioso e sanante.
So che Gesù è con me e non mi lascia solo,
so di essere strumento nelle mani di Cristo,
a me non resta che arrendermi all’amore del Signore,
assecondare questo amore, essere docile allo Spirito.
Aiutatemi con la vostra preghiera e con il vostro affetto
ad essere strumento il meno indegno possibile di Cristo,
ad essere presenza di Gesù buon pastore per voi e tra di voi.
Ci incontreremo e il nostro incontro sarà incontro dei cuori,
incontro degli spiriti.
La fede animerà questi nostri incontri,
la fede in Gesù presente e vivo in mezzo a noi,
Gesù l’unico, il solo salvatore e Signore della nostra vita.
Verrò a confermarvi nella fede,
a spronarvi per vivere una fede più consapevole e operosa,
una fede della vita che ci chiama a rendere conto della speranza che è in noi al mondo intero.
Ci incontreremo con lo sguardo e il cuore protesi a Cristo
ma con le braccia spalancate ai fratelli in una tensione missionaria che trovo connaturale al nostro essere Chiesa.
Verrò per stare insieme a voi con Cristo,
per scegliere Cristo come unico motivo del nostro vivere,
ma verrò insieme per spingervi ad andare fuori dalle nostre chiese,
ad andare per le strade e nelle case degli uomini nostri fratelli per portare a tutti l’annunzio della lieta novella.
Pregheremo, staremo lungamente con il Signore, ci riposeremo in Lui, contempleremo, loderemo, ringrazieremo, adoreremo Gesù, ci inebrieremo del suo amore, sperimenteremo la gioia della sua presenza.
La Visita Pastorale è una continuata, straordinaria, meravigliosa esperienza di preghiera.
La preghiera supporterà, guiderà, accompagnerà ogni gesto, ogni azione che compirò in mezzo a voi e per voi.
Dialogheremo con cuore aperto e docile con un dialogo franco e sereno,
scevro di pregiudizi, carico della passione e dell’ottimismo del Vangelo. Ascolterò, sentirò voi, i vostri progetti di vita, le vostre ansie e le vostre speranze.
Spero di assumerle tutte e di non deludere nessuno.
Sentitevi amati profondamente dal vostro vescovo e non giudicati o peggio condannati.
Progetteremo un cammino sinodale di Chiesa,
ci confronteremo alla luce della Parola di Dio,
cercheremo di studiare il modo nuovo di vivere la parrocchia,
di dare un volto nuovo, missionario alla Parrocchia.
C’è una ricchezza preziosa e nascosta che impreziosisce questo nostro sforzo pastorale ed è la sofferenza di tanti fratelli e sorelle che vi prego di raggiungere e di invitare alla preghiera,
ad offrire le loro sofferenze per il buon esito della Visita Pastorale.
In buona parte li visiterò anch’io, mi regalerò la gioia di constatare quanta fede è in questi fratelli e sorelle sofferenti,
quanto amore vi è in loro per Cristo e per la Chiesa.
I giovani, le famiglie, il mondo della cultura, il volontariato caritas,
i luoghi di lavoro e le sedi istituzionali saranno oggetto della Visita Pastorale che metto sotto la protezione della Madonna di Trapani.
La parola di Isaia “Ecco il mio servo nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 12,18) la sento particolarmente attuale e rivolta a me pastore di questa Chiesa trapanese. Nel segno del servizio vengo a voi, carissimi fratelli e figli.
Intendo servire con questa peculiare azione pastorale la causa di Dio e del Vangelo,
intendo servire i fratelli e le sorelle di questa Prima zona pastorale,
intendo servire le comunità parrocchiali, porzione di Chiesa preziosa, perché il mistero della salvezza si compia oggi e qui, 
intendo servire la causa dei presbiteri miei saggi e preziosi collaboratori. Mi sta a cuore la vostra serenità, il vostro benessere fisico e spirituale,
la vostra vita apostolica, carissimi fratelli e figli presbiteri, ai quali va il mio apprezzamento, la mia fiducia, il mio plauso.
Intendo servire la causa delle famiglie e dei giovani che sono snodi fondamentali della pastorale.
Intendo servire il mondo della cultura perché il pensiero credente si faccia strada nelle menti e nelle coscienze degli uomini del nostro tempo.
Intendo servire la causa del bene comune e della giustizia facendomi interprete presso le civiche amministrazioni del desiderio di bene che colgo nel nostro popolo.
Intendo servire il mondo del lavoro così fragile e così bisognoso di attenzione.
 

A te, dolcissima Madonna di Trapani,
affido questa bella e impegnativa avventura.
Siimi guida, o Madre Carissima,
nel mio servizio di amore
a questa Zona Pastorale.
Ad immagine di Gesù buon Pastore
fammi essere attento, o Divino Spirito,
alle sollecitazioni della grazia
che tante meraviglie compie in seno alle nostre comunità.
Fa’, o Padre Adorabile,
che cresca il senso di Chiesa,
ci sia fervore negli operatori pastorali,
ardore di santità nel cuore di tutti.
Benedici, o Signore, i presbiteri
e donaci la grazia di vivere una vera e sincera comunione dei cuori e
dei programmi pastorali.
Amen